Documentazione

Abstract

The sound of childhood vuole essere un viaggio tra i grandi classici della musica per bambini. Il target sono ovviamente le famiglie con figli piccoli, ma sono ben accolti anche utenti adulti che hanno voglia di rivivere la “colonna sonora” della loro infanzia. L’obiettivo è offrire un sito colorato, semplice, che rispecchi la spontaneità infantile. Grazie al collegamento con youtube e spotify l’esperienza d’ascolto è immediata. Le canzoni sono inoltre suddivise in categorie per semplificare la ricerca.

Project management plan

1. Benchmarking. Gli obiettivi del sito sono raccogliere i grandi classici musicali, donargli una breve descrizione che abbia un linguaggio facilmente comprensibile anche per i bambini, offrire un’interfaccia semplice ma che possa attirare l’attenzione e dare la possibilità di ascoltare immediatamente il brano scelto da spotify, oppure guardare il video da youtube. Il target utente primario sono le famiglie con bambini piccoli, principalmente di un’età inferiore ai 6 anni (per le playlist dormire e imparare) ed età anche fino agli 8 anni per le canzoni da ballare e in inglese. I competitors principali sono gli stessi spotify e youtube, che offrono numerose playlist ben organizzate. Il loro punto a sfavore è che non sempre presentano una descrizione della canzone, e l’algoritmo tende, talvolta, a inserire generi diversi da quelli ricercati nelle proprie playlist. Altri competitors da evidenziare sono Pianeta mamma (https://www.pianetamamma.it/) e QuiMamme (https://quimamme.corriere.it/). Questi due siti hanno al loro interno una sezione dedicata alla musica con una proposta di canzoni principalmente per la ninna nanna. Ciò che rende meno agevole l’uso di questi siti è la loro dispersività: gli argomenti sono tanti, e la musica risulta essere un articolo difficile da trovare (non è presente nemmeno nel menù di navigazione).

2. Struttura e layout (n.b. le pagine imparare, dormire e divertirsi hanno lo stesso wireframe, quindi l'immagine è univoca). Da sinistra a destra: struttura, wireframe hompepage, pagine imparare, dormire, divertirsi, pagina inglese, pagina documentazione.

Look and feel: le font utilizzati sono Rokkitt per il body di tutte le pagine e Cabin per la barra di navigazione e il footer. Volevo font semplici e di facile lettura, pensando anche alla possibilità che un bambino piccolo, insieme al genitore, volesse provare a leggere le scritte sul sito. Il sito presenta numerosi colori, che cambiano a seconda della lista di musica proposta in ogni pagina. Tutti i colori rimangono comunque sui toni pastellati per non rendere troppo appariscente e stancante per la vista la schermata. Lo sfondo ha un rosa molto chiaro, anche questo scelto per non stancare l’occhio ma staccare comunque da un semplice sfondo bianco. Il logo (che fa da titolo per la homepage) ha un font più giocoso ed è accompagnato da note musicali colorate per donare allegria. In generale, tutte le pagine presentano una grafica minimale, così come il menù di navigazione. QUesta scelta è sempre pensata per l'ipotesi che il bambino voglia interagire, insieme al genitore, con l'interfaccia.

3. Linguaggi e stumenti. Il sito è stato creato da zero utilizzando i linguaggi HTML e CSS. Gli ulteriori strumenti utilizzati sono: 1) Bootstrap, per la barra di navigazione e le liste colorate delle canzoni); 2) GitHub, per la pubblicazione online; 3) Canva, per la realizzazione del logo; 4) Pixabay e Pexels per le immagini nella homepage; 5) Fontawesome, per le icone; 6) Google fonts per le font; 7) Ionos per la favicon; 8) Spotify per il box della playlist. Ho scelto poi di usare Instagram e Whatsapp come metodo di promozione del sito. Per il monitoraggio viene usato Google Analytics.

Communication strategy

1. Background. I competitors ci sono sicuramente e hanno anche una distinta fama. The sound of childhood vuole però distinguersi come sito più famigliare, adatto anche all’utente bambino che vuole approcciarsi all’uso di un sito web (ovviamente affiancato da un adulto). Risulta efficace la scelta di molteplici colori agli occhi dei più piccoli. I competitors infatti si sono basati molto sull’uso del singolo adulto genitore, con grafiche spente e poco attraenti. È funzionale anche la scelta di mettere lo stesso brano sia sulla playlist spotify che nel link di youtube: questo, a differenza dei competitors, offre più possibilità di ascolto (alcuni siti propongono solo spotify, e chi non possiede un account può sentire solo un’anteprima; altri siti che propongono solo youtube non danno la possibilità diretta di trovare il brano su spotify e magari aggiungerlo ad una playlist personale dell’utente).

2.Obiettivi comunicativi. Gli obiettivi che si pone The sound of Childhood non sono solo dati da statistiche (come i numeri delle visite): il sito vuole essere apprezzato e vuole ricevere un feedback. Per questo è stato condiviso con numerosi genitori e anche con insegnanti di scuole dell’infanzia, partendo da un passaparola e dalla messaggistica. In particolare si vuole raggiungere: almeno 80 visualizzazioni della homepage e 30 likes al post instagram.

3. Target audience e messaggio. Il sito deve essere affidabile: un genitore deve sentirsi sicuro a mostrare e far interagire il proprio bambino con l’interfaccia. Per questo, il modo migliore di raggiungere il target prefissato (genitori o insegnanti che hanno bambini principalmente della materna) è la messaggistica. Ho coinvolto nella diffusione un’amica insegnante di cui un genitore si fida e da cui prende consiglio. La difficoltà di questo metodo di promozione è che non sempre ci si fida a cliccare un link sconosciuto: è per questo che servono figure affidabili nella diffusione. Il messaggio che voglio trasmettere è un piacevole momento di condivisione tra adulti e bambini, in cui si possa cantare e ballare insieme, oppure donare amore con una semplice ninna nanna. Il target secondario (o casuale) può essere anche colui che, con un po’ di nostalgia, vuole rivivere alcune delle canzoni che ascoltava da piccino.

4. Promozione. Come già detto, la promozione avviene con messaggistica, passaparola e attraverso il profilo instagram.

5. Valutazione dei risultati. Foto da google analytics e da instagram.